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NATUROPATIA
La naturopatia è un insieme di tecniche molto vasto; può racchiudere l'uso di preparati vegetali (erbe e/o funghi), minerali, vitamine, ecc., così come può, cosa ancora più importante, diventare una fonte da cui attingere uno stile di vita più salutare e rispettoso della propria persona.
Nel momento in cui noi decidiamo di modificare abitudini malsane che costantemente abbiamo reiterato si smuove qualcosa dentro di noi, dentro di noi si sente una vocina flebile flebile che dice "ah finalmente ti sei accorta di me"; la nostra forza vitale reagisce e mette in moto nuovi impulsi e stimoli.
Goethe soleva dire che quando ci si compromette la provvidenza ci viene in aiuto!
Ogni nostra abitudine poco costruttiva è legata a qualche meccanismo mentale/emotivo che induce a non prenderci cura di noi stessi; tale meccanismo può essere "nostro" così come invece può essere stato ereditato dalla famiglia di origine.
Sia in un caso che nell'altro modificare questi meccanismi produce un grosso cambiamento nella nostra persona.
Alle volte si pensa che si debba stravolgere la propria vita per avere effetti; niente di più falso, i cambiamenti vengono prodotti dall'attenzione e dalla presenza quotidiana, dall'ascoltarci quando compiamo gesti automatizzati e quotidiani. E' in questo frangente che siamo meno attenti e che possiamo più facilmente mettere in atto meccanismi deleteri, ma che al contempo possiamo facilmente correggere.
Per noi occidentali, a mio parere, è più utile un sistema meditativo di questo tipo che ci permette di essere attenti e presenti nei piccoli gesti quotidiani piuttosto che ore di meditazione seduti in posizioni complesse.
Massimo Scaligero sosteneva che la via dell'Occidentale passa dal controllo di quel marasma senza inizio e fine che è il pensiero.
Una delle abitudini che sempre maggiormente è necessario correggere e modificare è l'alimentazione; la qualità dei cibi diventa sempre più scadente e le conseguenze sul corpo e sulla mente delle persone non mancano di farsi sentire.
E' quindi fondamentale per aiutare le persone eliminare i "veleni" che quotidianamente vengono ingeriti, che provocano squilibri e non permettono di essere lucidi e presenti.
In quest'epoca moderna siamo costantemente sovralimentati rispetto al fabbisogno giornaliero in relazione allo stile di vita che abbiamo ed in più, come detto, ciò che mangiamo non ha vitalità.
Cibi troppo raffinati e lavorati non permettono alle sostanze di origine di mantenere la ricchezza energetica utile ad alimentare l'uomo, cosicché ci si riempie la pancia senza che si abbia un adeguato guadagno energetico; anzi nella maggior parte dei casi il corpo è chiamato ad uno sforzo maggiore nello smaltimento di queste sostanze che riconosce poco.
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La naturopatia prevede infine la possibilità di consigliare alle persone preparati che possono essere di natura differente:
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- Vegetali:
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Tinture madri
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Gemmoderivati
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Estratti secchi
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Infusi
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Decotti
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Oli essenziali
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Estratti idroenzimatici
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Fiori di Bach
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Funghi
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Spagirici
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- Minerali
- Vitamine
- Aminoacidi
- Oligoelementi
- Sali di Schussler
- ecc.
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E' fondamentale selezionare i rimedi che più sono idonei per riequilibrare la persona e soprattutto verificare che i vari prodotti scelti possano lavorare sinergicamente.
Personalmente il mio approccio per fare tutto ciò, dalla scelta dei cibi da eliminare al verificare di quali prodotti la persona che ho davanti necessita, avviene in base ad un processo radioestesico con cui sento, attraverso le reazioni neuromuscolari del mio corpo (e specificatamente della mia mano) quale tipo di preparato entra in risonanza con gli squilibri evidenziati nella persona.
Questo sistema permette di personalizzare l'organizzazione della seduta alla persona che ho di fronte e renderla il più efficace possibile.
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Così come mi permette di "sentire" con quali prodotti e/o tecniche è più conveniente colmare i tasselli informazionali mancanti nel quadro energetico della persona.
Amo profondamente questo tipo di approccio perché mi permette di entrare in risonanza con la persona, di sentire veramente le cause dei suoi squilibri, i suoi tormenti, ma anche le sue potenzialità. Solo così facendo, solo partecipando effettivamente ed attivamente, per una frazione di secondo e non più, a ciò che sta vivendo la persona in quel momento posso cercare con tutto me stesso di aiutarla.
Chi mi ha insegnato mi ha sempre ricordato che quello che sta vivendo la persona che ho di fronte oggi, sia come squilibrio fisico che come situazione di vita, può capitare domani a me!
Questo è il modo più costruttivo per porsi correttamente al cospetto di chi chiede un aiuto.
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